sabato 19 settembre 2015

Le bambole speciali

Questo post lo dedico ad una campagna nata da Facebook, da un gruppo di genitori con bambini disabili, per sensibilizzare le aziende che fabbricano giochi a produrre giochi più inclusivi.
Il risultato di questa campagna è stata la creazione della bambole "Toylikeme", bambole diverse quelle comuni per il fatto che ognuna ha una forma di disabilità o anche solo qualche piccola imperfezione.
Ecco il link dell'articolohttp://www.nanopress.it/curiosita/2015/05/20/toylikeme-le-bambole-disabili-nate-dopo-la-campagna-virale-su-facebook/73423/ , e qui di seguito il link della pagina Facebookhttps://www.facebook.com/toylikeme.

Ho trovato molto interessante questa campagna rispetto al tema trattato nel mio blog. Queste bambole sarebbero sicuramente insolite sia agli occhi dei bambini italiani che dei loro genitori. 
Ritengo che questa campagna dovrebbe essere divulgata in tutto il mondo perché è un esempio per tutti. Non solo il bambino disabile, vedendo riflessa nei giocattoli quotidiani la propria condizione può viverla con maggiore serenità e leggerezza, ma, anche, dall'altra parte tutti i bambini possono notare che non siamo tutti perfetti, e possono così sperimentare nel loro piccolo la disabilità sotto forma di gioco.




venerdì 11 settembre 2015

Campionato Italiano di Torball

Ecco a voi un esempio di una partita del Campionato Italiano di Torball.
Potete vedere come tutti i giocatori sono bendati, posizionati nei tappetini una squadra di fronte all'altra. 
I giocatori si muovono con estrema naturalezza e sicurezza, tutto ciò grazie ad un costante allenamento e a una innata abilità tattile e uditiva. 


TORBALL

Con questo post, oggi, vorrei porre particolare attenzione ai bambini con disabilità sensoriali, in particolar modo ai non vedenti.
Come abbiamo già etto in questi casi la miglior strategia da adottare è quella di ricorrere a stimoli tattili e acustici. Ancora usare, per esempio, giochi che suonano o vibrano, giochi dalle differenti texture.
Ci sono poi dei palloni speciali, usati da atleti non vedenti, che possono essere usati anche con i bambini con deficit di vista.
Torball
Questo pallone è morbido e al suo interno ci sono dei sonagli, in questo modo il bambino (o l'atleta) può giocare dato che i movimenti e la posizione della palla possono essere rilevati grazie alla segnalazione acustica emessa dalla stessa.

Ho detto che questi palloni vengono usati dagli atleti perché agli inizi degli anni '60 è nato un gioco, poi diventato vero e proprio sport, per i non vedenti chiamato TORBALL.
Nato per rieducare e sviluppare l'udito e gli altri organi di senso di persone cieche dalla nascita o divenute tali in seguito a traumi o incidenti.
Il gioco viene disputato tra due squadre composte da tre giocatori non vedenti o ipovedenti. Per questo tutti i giocatori devono avere una benda oculare in modo che nessuno possa vedere il campo di gioco.
Un giocatore deve lanciare la palla con le mani, questa poi passerà sotto tre corde a cui sono appesi dei campanelli, e raggiungerà la squadra avversaria che bloccherà il tiro con qualsiasi parte del corpo cercando di impedirne l'entrata in una porta che si trova dietro ai giocatori.

Ho potuto provare questa esperienza in prima persona in 5a superiore durante una lezione di educazione fisica.
Devo dire che è stata un'esperienza indimenticabile, mai provata prima. All'inizio l'idea di essere completamente bendata mi aveva un pò impaurita, ma dopo mi sono dovuta ricredere. Dopo un pò di prove, infatti, mi sono sentita inaspettatamente a mio agio. Grazie ai punti di riferimento (tappetini, linee di fondo campo), la posizione della mia porta e di quella avversaria ho potuto sviluppare un forte senso di padronanza del campo.
Assistere a una partita di Torball deve essere molto emozionante. Per questo voglio almeno proporvi un piccolo esempio di una partita del Campionato Italiano di Torball di Serie B.

mercoledì 9 settembre 2015

"110 giochi per ridurre l'handicap"

Oggi voglio proporvi la lettura di questo interessante libro che ci offre moltissime idee di gioco per tutti i bambini, mettendo l'accento su coloro che presentano qualche handicap e su come favorire dei momenti di gioco in cui anche questi ultimi si sentano partecipanti attivi alle attività.



Il libro è "110 GIOCHI PER RIDURRE L'HANDICAP" di Jose Chade e Adriano Temperini, due docenti di Scienze dell'Educazione all'Università di Bologna. 
Questo libro presenta 110 giochi, per bambini tra i 3 e i 12 anni, utili per tutti i bambini oltre a quelli che presentano qualche handicap. 
Non viene considerato tanto il singolo gioco, ne viene fatta una classificazione di essi, si tratta dell'adattamento di alcuni giochi abituali ai diversi handicap che un bambino può presentare per accoglierlo e inserirlo come partecipante attivo nel gruppo di compagni.
Il gioco diventa quindi uno strumento per "ridurre l'handicap". 
Il libro è diviso in due parti: nella prima troviamo giochi che favoriscono la comunicazione, nella seconda invece troviamo giochi di squadra per favorire le relazioni interpersonali.







La mozione di Gabriele Giovannetti

Oggi volevo porre attenzione a questa proposta di Gabriele Giovannetti, consigliere comunale di Bolzano. La trovo molto interessante e inerente con il mio blog.
Quì potete trovare l'articolo per esteso: http://www.secolo-trentino.com/27923/politicabolzano/bolzano-parchi-giochi-inclusivi-la-mozione-di-gabriele-giovannetti.html.

Il giardino degli abbracci

Oggi, domenica 13 settembre, tra poche ore, precisamente alle 16.00, aprirà a Costa Volpino (un comune italiano in provincia di Bergamo,Lombardia) un parco giochi inclusivo che si chiamerà "Giardino degli abbracci".
Si tratta di un progetto finanziato da privati in cui anche i bambini con qualche disabilità potranno giocare liberamente insieme a bambini normodotati che a loro volta potranno sperimentare dei momenti di incontro e gioco con bambini speciali.
Ecco il link dell'articolo per chi volesse avere maggiori informazioni:
http://www.bergamonews.it/cronaca/costa-volpino-1%C2%B0-parco-giochi-i-bimbi-disabili-%C3%A8-il-giardino-degli-abbracci-207460.

Come divertirsi al parco!!!

Oggi un giro al parco giochi inclusivo di Fontaniva!




Parco giochi inclusivi in Veneto


Oggi voglio proporvi un piccolo sguardo alla nostra realtà veneta indicandovi dove potete trovare dei parco giochi inclusivi cioè dei parchi nei quali tutti i bambini possono giocare liberamente. 

Ciò proprio perché sono privi di barriere architettoniche: per esempio al posto delle scale ci sono delle rampe, oppure spesso troviamo dei grandi tunnel nei quali posso entrarci anche le carrozzine. 

Il Veneto può vantare ben sei parchi inclusivi:


  • Cavallino Treporti (Venezia)
  • Conselve (Padova)
  • Fontaniva (Padova)
  • Jesolo (Venezia)
  • Vicenza
  • Villafranca (Verona)















sabato 5 settembre 2015

Il gioco è un diritto di tutti i bambini

Il gioco è un diritto di tutti i bambini, in quanto tale, quando ci troviamo di fronte a delle disabilità, dobbiamo trovare comunque delle attività che siano il più possibile adattabili alle insufficienze del bambino.
Già nella vita quotidiana il bambino disabile si trova a dover apprendere una serie di movimenti che, per i normodotati, risultano essere del tutto naturali. Il gioco deve, quindi, aiutare il più possibile il bambino a ridurre le sue difficoltà. Potremmo trovarci di fronte a difficoltà di coordinamento, di apprendimento, di vista o ancora disturbi della personalità.
I casi sono innumerevoli, ma è ormai noto che il gioco sia un efficace strumento per porre rimedio a difficoltà di apprendimento (attraverso software per dislessici), disturbi della personalità, affettivi ecc.

Il gioco sviluppa funzioni basilari come muovere, lanciare, prendere. E' un'attività che viene svolta per divertirsi, stare spensierati, non pone alcun fine a cui tendere e non è giudicante.
Questi ultimi aspetti sono particolarmente importanti per le persone con handicap: a loro interessa il gioco come attività in sé, non importa loro se vincono o perdono, se sbagliano o meno, giocano perché si divertono nell'azione in sé.


Anzitutto quando si sceglie un gioco bisogna prendere in considerazione l'età cronologica del bambino e lo stadio evolutivo da lui raggiunto oltre, ovviamente, i suoi interessi personali.
La presenza di deficit sensoriali, cognitivi o motori sicuramente ostacola il gioco del bambino disabile che, quindi, avrà più difficoltà a giocare rispetto i suoi compagni coetanei.
Tutti questi ostacoli non possono di certo essere eliminati, ma sicuramente posso essere ridotti attraverso, per esempio, una strutturazione dello spazio di gioco, avvalendosi di altri giocatori che durante il gioco svolgano quelle funzioni che il bambino non è in grado di fare autonomamente, o ancora usando giochi specifici che agevolino il bambino (ad esempio un puzzle con dei magneti in modo da facilitare il loro posizionamento).

Vediamo ora dei consigli, sulla base delle diverse disabilità, per aiutare al meglio un bambino nelle attività ludiche di tutti i giorni.
Piano di lavoro adatto per tutti i bambini
DISABILITA' MOTORIA: in questo caso sin dalla primissima infanzia bisogna offrire al bambino un ambiente ludico adeguato costituito, cioè, anzitutto da un piano di lavoro agevole oltre che di un sistema posturale idoneo (carrozzina oppure seduta con cuscini).
Memory
DISABILITA' COGNITIVA: spesso si tratta di problemi alla sfera della memoria e della motivazione. Un aiuto efficace per questi bambini risulta essere il gioco del Memory.
Per quanto riguarda la sfera dell'attenzione, invece, occorre scegliere giochi e giocattoli stimolanti. Per esempio un aiuto efficace è quello di far usare materiali come il pongo o la creta al posto della classica matita colorata per disegnare.
Libro tattile
DISABILITA' SENSORIALI; per i bambini non vedenti fondamentale è ricorrere a stimoli di tipo tattile ed acustico. Per esempio usare libri tattili, peluche o comunque giocattoli che abbiano diverse consistenze in modo da sviluppare la stimolazione sensoriale.






Giochi per bambini straordinari

Oggi con questo post vorrei dare degli esempi pratici di gioco per bambini con limitazioni di vario tipo. Non sono altro che dei semplici giochi e delle semplici idee dalle quali prendere spunto che possono essere realizzati tutti insieme senza che le differenze e le difficoltà tra i bambini costituiscano un ostacolo.

Ecco il primo esempio:

GIOCHI PER BAMBINI SORDI

LA MELA SCENDE
Occorrono diversi bambini che formino un cerchio all'interno del quale ci saranno due giocatori, fermi, uno davanti all'altro che dovranno tenere una mela in equilibrio con le loro fronti.
I due giocatori dovranno cercare di far scivolare la mela sino ai piedi senza toccarla con le mani. Quando una coppia finisce, il gioco si ripete con altri due giocatori e così via. Vince la coppia che raggiunge l'obiettivo nel minor tempo possibile.


GIOCHI PER BAMBINI CIECHI

IN DISCOTECA
In questo gioco lo scopo principale è quello di ballare a ritmo della musica. Si spazia dalla musica rock, classica, a delle semplici note che riproducono suoni della vita quotidiana. Vince il bambino che riesce ad armonizzare al meglio i suo movimenti con la musica.


GIOCHI PER BAMBINI  CON SINDROME DI DOWN

ROVESCIA LA LATTINA
Per questo gioco occorrono delle lattine che dovranno essere sparse per il campo a distanza l'una dell'altra. I giocatori dovranno girare per il campo saltellando su una gamba sola e una volta che raggiungono una lattina devono cercare di rovesciarla colpendola col piede su cui stanno saltando. Ogni giocatore ha due minuti di tempo per abbattere il maggior numero di lattine, scaduto il tempo un adulto conta le lattine che ogni bambino ha rovesciato. Vince chi butta giù il maggior numero di lattine entro il tempo previsto.

GIOCHI PER BAMBINI CON DISABILITA' MOTORIE

LE SAGOME MISTERIOSE

Per questo gioco occorrono dei cartoncini, una lampada e un lenzuolo. Non c'è limite di giocatori, ma deve esserci un conduttore. 
Ogni giocatore disegna nel cartoncino che gli viene dato le sagome di tre oggetti diversi, poi le ritaglia. Il conduttore, intanto, appende il lenzuolo e lo illumina con la lampada. 
A questo punto tutte le sagome disegnate dai bambini vengono mescolate e ridistribuite a caso, ogni giocatore deve osservare attentamente le sagome ricevute e scriverci dietro il proprio nome.
I giocatori si siedono davanti al lenzuolo e il conduttore inizia a proiettare un pezzetto di una delle sagome ricevute da un giocatore. Quando un bambino riconosce un pezzo della sua sagoma lo dice e, se ha indovinato, gli viene assegnato un punto, altrimenti gli viene data una penalità.
Vince chi alla fine ottiene il vantaggio più alto.



venerdì 8 maggio 2015

L'altalena per bambini con disabilità


Ecco a voi un video in cui, nel comune di Chieti, grazie ad una raccolta di fondi, è stato possibile realizzare un' altalena per bambini disabili.
Questo è un esempio concreto di integrazione, attraverso giochi appropriati, dei bambini disabili nei parchi giochi.
Trovo interessante questo progetto perché, anche se nel suo piccolo, è comunque un tentativo di abbattimento delle barriere architettoniche non solo materiali, ma anche mentali indotte dalla società.
Anche i bambini disabili hanno il diritto di divertirsi al pari degli altri. Purtroppo questo non è sempre possibile, e quando lo è richiede una sostanziosa somma di denaro.
Possiamo comunque iniziare con qualche piccolo passo e questo ne è un esempio.

Presentazione blog

Ciao a tutti! Benvenuti nel mio blog in questo spazio tratterò un argomento che trovo interessante ossia il gioco nei bambini disabili nella fascia d'età compresa tra i 3 e i 6 anni. In particolar modo parlerò di come esso influisce nello sviluppo psicofisico e di come esso sia importante per il bambino per relazionarsi con gli altri.

Scrivetemi!